Sulla Grande Guerra
Viva Caporetto! Malaparte, Freud e l’elogio della disfatta
di Lucrezia Ercoli
Cerimonia di apertura dell’anno accademico 2014/2015
dell’Università delle Tre Età di Tolentino – UNITRE
«Il libro era sincero ma inopportuno. Perciò il mio libro fu accolto con urla d’indignazione da parte dei fascisti, che ne bruciarono le copie in piazza, malmenarono alcuni librai, fra i quali il libraio Bellini (via del Tritone, Roma) e finalmente il mio libro fu sequestrato per ordine del Ministero dell’Interno. Ne fui sorpreso e addoloratissimo. Cominciarono gli attacchi contro di me nei giornali e giornaletti fascisti, che già pullulavano in tutta Italia, fui chiamato disfattista, disertore, traditore, vigliacco, e perfino imboscato».