Si potrebbe definire un vero e proprio inizio. Il nastro rosso tagliato durante l’estate del 2018 a Civitanova Alta dall’associazione culturale Popsophia non ha sancito una ricorrenza ma la nascita di un nuovo profilo artistico che ha affermato la sua dinamicità intellettuale per otto giornate di eventi distribuiti durante tutto il ciclo estivo dell’anno passato sulla città.
E sulla linea che il festival ha sempre perseguito non si prospetta alcun pronostico bensì la certezza di ampliare la stessa offerta in un tempo specifico:il festival 2019 durerà ben due settimane. Inizierà il 18 di luglio per concludersi il 28 di luglio e accoglierà il pubblico delle vacanze, con mostre, performance, degustazioni e concerti di musica dal vivo (tutti ad ingresso gratuito).
Civitanova Alta diverrà per l’estate marchigiana il luogo centrale di una serie di eventi tra storia e contemporaneità, tra immaginario popolare e filosofia: la cifra caratteristica del festival, che sin dalla nascita guarda attraverso la lente del pensiero critico i prodotti culturali di massa per indagare l’orizzonte mainstream. Il 2019 sarà ancora più importante e punterà ad intercetterà tutte le possibilità della cultura presente, per animare gli spazi storici del centro cittadino.
“Una situazione di forte richiamo turistico, di incontri originali e autentici che permetterà al pubblico di ricevere tutto quello che di nuovo si concepisce in Italia e nel mondo – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – Lavoriamo ad un appuntamento estivo che sappia dialogare con le realtà del territorio da un lato e dall’altro trasporti Civitanova Alta nel panorama culturale nazionale così come merita”.
La manifestazione raccorderà i luoghi antichi della città intorno ad un progetto culturale che ha l’ambizione di realizzare una originale cittadella della cultura, un percorso con molteplici novità che ospiteranno quest’anno due grandi mostre nazionali sui rapporti tra pensiero e arte contemporanea, portando al massimo della potenzialità il valore dei magnifici luoghi espositivi.
“Celebreremo insieme l’anniversario dei centodieci anni dalla pubblicazione del manifesto del futurismo e i cinquanta dal primo allunaggio – ha anticipato la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – sarà l’occasione per seguire il ritmo dei passi frenetici di quelle avanguardie che per tutto il corso del Novecento hanno desiderato spingersi oltre, a partire dalla velocità e dai fanatismi della guerra fino a quel primo passo, piccolo per l’uomo ma grandissimo per l’umanità.”
Il tema unificante del festival, che unisce questi due anniversari in un’espressione veicolata dall’immaginario pop ed entrata nel linguaggio comune, è “verso l’infinito e oltre”, il motto di Buzz Lightear, il leggendario personaggio di Toy Story, cult targato Pixar del cinema d’animazione.