Festival della filosofia in Magna Grecia
“L’uno che eravamo. Nostalgia e Pop Filosofia”
intervento di Lucrezia Ercoli
12 e 13 ottobre – Castello del Malconsiglio – Miglionico (Matera)
Un dialogo con gli oltre mille studenti liceali, provenienti da tutta l’Italia, che parteciperanno alla ventesima edizione del “Festival della filosofia in Magna Grecia“. La rassegna dedicata ai percorsi filosofici e alla scoperta dei luoghi maggiormente simbolici si svolgerà in Basilicata si svolgerà dall’11 al 14 ottobre tra Matera, Metaponto di Bernalda e Miglionico (Matera) e sarà dedicata al tema “Uno“. La rassegna, divenuta itinerante nel 2012, tocca i luoghi dell’approdo dei Greci nel Sud Italia, ed è dedicato ai ragazzi che vogliono avvicinarsi alla filosofia: nel corso dei tre giorni sono previste visite alle aree archeologiche, dialoghi con docenti ed esperti, concorsi e laboratori.
(dal sito del FFMG) <<L’inizio della filosofia greca ebbe origine nelle colonie della Magna Grecia, nelle pòleis di nuova fondazione dove una moltitudine di giovani, lasciata la madrepatria, fondarono nuove città caratterizzate dagli scambi commerciali, dalla laboriosità artigianale, dall’arte e dalla cultura.
Questo territorio è un luogo dell’anima immerso in un’atmosfera sospesa atemporale, qui i ricchi mercanti Focei, costretti a lasciare la madre patria per sfuggire al dominio persiano, approdarono (la destinazione gli era stata predetta dall’oracolo di Delphi) incantati dalla bellezza del paesaggio ma soprattutto dall’incredibile sovrapponibilità geomorfologica di Elea con la madre patria Focea.
Tutto questo ci riconduce a Parmenide, il filosofo dell’essere, che colse in questi luoghi verità che ancora oggi attraversano il pensiero occidentale. La rigorosa struttura logica del procedimento filosofico di Parmenide e del suo allievo prediletto Zenone, ha posto le basi della civiltà occidentale fondata sul razionalismo scientifico che indaga la natura delle cose con osservazioni speculative.
Quindi la riscoperta della filosofia eleatica, nei luoghi in cui è stata generata, è di interesse non solo per un ristretto gruppo di studiosi ma può attirare tutti i “sapienti” che vogliono fermarsi, sulla collina della città di Velia, per riscoprire un modo di guardare la realtà che non sia osservazione superficiale ma vera conoscenza. Il festival risponde al bisogno diffuso e genuino di esplorare culture e tradizioni diverse, di conoscere stili di vita e identità lontane dalla propria nel tempo e nei luoghi>>