Gli eroi sono una cosa che creiamo noi, una cosa di cui abbiamo bisogno.
È un modo per capire ciò che è quasi incomprensibile.
Flags of our Fathers di Clint Eastwood
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COMUNICATO STAMPA – Nel 2020 si festeggiano i 90 anni di Clint Eastwood e Popsophia non vuole mancare l’occasione di celebrare questo regista-filosofo che ha saputo interpretare le istanze del mondo contemporaneo. Il tema della quarta edizione di Cinesophia, il festival di pop filosofia del cinema promosso dall’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, si ispira alla sua poetica. “Gli eroi sono stanchi – Giustizia e Giustizieri”: questo il filo che unirà gli appuntamenti di venerdì 6 e sabato 7 marzo nella meravigliosa cornice del Teatro Ventidio Basso.
“I protagonisti degli ultimi film di Clint Eastwood sono eroi sconfitti – ha spiegato la direttrice artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli – malinconici, soli e senza speranza. Eroi disobbedienti che, giunti al crepuscolo della loro vita, rimettono in discussione le loro scelte. Eroi del dubbio. Capaci di riscrivere il nostro codice morale attraverso atti etici che sfuggono alle maglie delle norme sociali e riscattano la loro umanità, da ‘Gran Torino’ all’ultima opera ‘Richard Jewell’. L’occasione sarà utile per riflettere proprio sulla parabola dell’eroismo contemporaneo. Un tema che non ha mai abbandonato la cultura visiva cinematografica e televisiva dell’Occidente. Ma chi sono gli eroi di cui l’immaginario contemporaneo sembra avere ancora bisogno?”.
Due giornate e tantissimi ospiti con incontri, videoconferenze e proiezioni che animano gli spazi del Teatro Ventidio Basso dal pomeriggio a notte inoltrata. Con gran finale con uno spettacolo filosofico-musicale.
Venerdì 6 marzo il taglio del nastro è alle 16, con i saluti dell’autorità e Donatella Ferretti, assessore alla Cultura e docente di Filosofia, che tesserà il filo del discorso su Gli eroi sono stanchi – Filosofia di Clint Eastwood.
Sempre nel pomeriggio, Salvatore Patriarca parla dell’eroismo laico con Gran Torino e l’azione del sacrificio, e a seguire Cesare Catà con L’eroe di fronte all’addio ne I ponti di Madison County.
C’è il primo spazio di Philofiction, contenitore che ci mette in rapporto con i nuovi linguaggi delle serie tv contemporanee. Riccardo Dal Ferro analizza I giustizieri, e lo fa mettendo assieme l’ispettore Callaghan con i supereroi di Watchmen.
La Lectio Pop di Patrizia Giancotti su In principio era la dea madre – La storia dimenticata delle eroine conclude la prima giornata. Nel foyer un arrivederci con un calice della Cantina Borgo Paglianetto e con la degustazione dei prodotti Gela.
Sabato 7 marzo si alza il sipario sempre alle 16, con Umberto Curi che ragiona su La vecchiaia dell’Eroe, da J. Edgar a The Mule. Ilaria Gaspari parla invece di Brivido nella notte, prima opera di Eastwood dietro alla cinepresa.
Tommaso Ariemma cura la seconda Philofiction, su quella Legge del Far West, il mito fondativo americano, che raggiunge il moderno con la serie Westworld. Andrea Colamedici e Maura Gancitano, ideatori del progetto Tlon, chiudono il pomeriggio con un’apologia dei secondi, dal suggestivo titolo Nessuno vuole essere Robin.
Ci incontriamo di nuovo alle 21.15 con la Lectio Brevis di Massimo Arcangeli sulla libertà di pensiero incarnata da Clint Eastwood. E il Philoshow, lo spettacolo filosofico musicale ideato e diretto da Lucrezia Ercoli, e che mixa la filosofia con svariate arti visive e sonore. Simone Regazzoni trasporta così il pubblico con Sfortunato il paese che non ha Eroi – da Platone a Million Dollar Baby, accompagnato dalle esecuzioni dal vivo dell’ensemble musicale Factory, con la voce recitante di Rebecca Liberati.
Tutti gli ingressi sono gratuiti, la frequenza agli appuntamenti del Festival ha valore di aggiornamento per gli insegnanti e credito formativo per gli studenti.
Tutte le info sul sito www.popsophia.it