COMUNICATO STAMPA – Il Covid non fermerà lo svolgimento di Biumor 2020, l’attesissimo appuntamento della filosofia dell’umorismo, dedicato questo anno al tema “la stupidità”. Il festival di Tolentino, promosso dall’Amministrazione Comunale ed organizzato dall’Associazione Popsophia, conserverà il programma previsto. Eventi inediti, che terranno a battesimo una formula organizzativa totalmente nuova, in grado di fronteggiare e superare le limitazioni dell’emergenza sanitaria.
Il 28 e il 29 novembre 2020 andranno in onda i primi Philoshow Web di Popsophia: rendez-vous fortemente innovativi, registrati in diretta all’interno del meraviglioso teatro Vaccaj, che coniugheranno la magia dell’esibizione live e tutte le potenzialità del mondo televisivo e digitale. Un vero e proprio spettacolo online in esclusiva e in contemporanea sui portali web, sui canali social e sul network èTV.
“L’ottava edizione del festival, prevista per la fine di novembre non viene annullata a causa dell’emergenza Covid-19. – ha dichiarato Lucrezia Ercoli – Non sarà la solita edizione in streaming come ormai fan tutti, ma coglieremo l’occasione di questo momento difficile per trasformare l’emergenza in opportunità di rinnovamento, anche per trovare una via di uscita all’asfissiante storytelling della pandemia che continua a paralizzare tutti gli spiragli creativi della cultura italiana. Il festival di novembre segnerà un punto di svolta: torniamo a produrre eventi culturali in modo nuovo e con soluzioni creative. La ricetta è quella di sempre, la qualità insieme alla novità”.
Biumor sfrutta il lockdown per reinventare la formula del festival: si potenziano i linguaggi del digitale senza dimenticare le caratteristiche estetiche che contraddistinguono gli appuntamenti di Popsophia. La cornice scenografica del teatro Vaccaj e di Tolentino, ospiterà il nuovo set televisivo di Popsophia che si arricchisce per l’occasione di istallazioni tematiche, di contributi inediti realizzati da decine di ospiti, di spezzoni dei film, di decine di brani musicali eseguiti dal vivo dalla band Factory.
La stupidità sarà il tema caldo di questa edizione, che indagherà l’argomento utilizzando il suo mix di linguaggi massmediali, incontri con filosofi, lectio pop e spettacoli filosofico musicali.
Voltaire diceva di rispettare molto la stupidità umana. “È la sola cosa che mi dà un’idea dell’eternità”. La stupidità va allora presa molto sul serio, in considerazione proprio della sua costanza, la sua stabilità.
È su questa corda tesa verso tale stato di torpore che il festival camminerà nella sua nuova edizione tolentinate, con un ricco e coraggioso percorso culturale che aggredisce la questione della presenza della stupidità nei prodotti culturali della società di massa.
Un’ambiguità già presente nella stessa parola stupidità, che deriva dal latino stupēre, che nel passaggio in italiano ha due significati distinti: “stupito”, persona in una condizione cioè di passività, indotta dallo stupore, e “stupido”, che esprime una condizione duratura di “insufficienza” nel comprendere.
L’arduo compito del festival viaggerà con vari spunti, dalla legge di Murphy alla stupidità della burocrazia, dalla superstizione agli errori di prospettiva. E non solo.
“È innegabile che siamo in una situazione emergenziale – ammette la direttrice artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli -. Il mondo dei social network ci costringe a riflettere sulla stupidità e su una moltitudine di comportamenti stupidi. Con la presenza degli “utonti”, contrazione di utente e tonto, e degli “webeti” che incarnano i peggiori sentiment della rete. Ma non possiamo relegare la stupidità ad ameno stato di alcuni. È infatti necessario tener conto della componente di stupidità, come di altre categorie di comportamento, che è presente in ognuno di noi e da qui cercare di scoprirne le sue origini. “Stupido è chi lo stupido fa”, era il leitmotiv di Tom Hanks nei panni di Forrest Gump. Ma è davvero così?”.