Lucrezia Ercoli
Lucrezia Ercoli insegna “Storia dello spettacolo” all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2011 è la direttrice artistica di “Popsophia“, il festival internazionale di “pop filosofia” che si svolge nelle Marche. Ha collaborato con il programma televisivo “Terza Pagina” in onda su Rai5 e Rai3, è ospite fissa del programma “Touch. Impronta digitale” di Raiplay. Scrive di filosofia e cultura pop su riviste e quotidiani nazionali, tra cui “Exibart” “Il Riformista” e “l’Unità“. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia all’Università Roma Tre, dopo la laurea in Filosofia a Padova e a Roma. Ha insegnato nel Master “Formazione Musicale e dimensioni del Contemporaneo” e collaborato con le cattedre di “Estetica Musicale” e “Filosofia Morale” dell’Università degli Studi di Roma Tre. PUBBLICAZIONI: Lo spettacolo del male (Ponte alle Grazie, Milano 2024), Yesterday. FIlosofia della nostalgia (Ponte alle Grazie, Milano 2022), Dieci passi all’inferno (Il lavoro editoriale, Ancona 2021) e Chiara Ferragni. Filosofia di una influencer (Il
LO SPETTACOLO DEL MALE – in libreria
Dal 19 marzo è disponibile in libreria e in tutti gli store online il mio nuovo libro “Lo spettacolo del male. Perché abbiamo bisogno di mostri?” (Ponte alle Grazie 2024). DALLA QUARTA DI COPERTINA – La violenza è dappertutto e noi siamo inevitabilmente attratti dalla sua rappresentazione. Di questo bisogno si sono occupate la letteratura, l’arte, la filosofia e la psicanalisi. Il cinema e le serie tv hanno riconfigurato i codici espressivi con cui ci viene raccontata la crudeltà umana: l’accostamento conturbante di musica classica e brutalità nelle memorabili sequenze di Arancia meccanica o la corsa frenetica per la sopravvivenza in Squid Game sono solo alcuni degli esempi attraverso cui la filosofa Lucrezia Ercoli analizza il complesso rapporto tra il male e il suo doppio, la sua immagine. Che cosa vediamo realmente quando assistiamo passivi al dolore altrui, alle raccapriccianti fotografie che ritraggono le vittime di serial killer come Jeffrey Dahmer? Volgere lo sguardo